Ancora non me ne rendo conto! La prima volta che sono entrato a Bottega è stato un sabato pomeriggio di fine Febbraio. Il negozio era chiuso da diversi mesi e sugli scafali erano rimasti, in maniera disoldinata, solo pochi prodotti invenduti. Il banco frigo era vuoto e spento. I tavolini erano accatastati in un angolo; dei peperoncini secchi erano appesi ad una scala, proprio sopra ad un cesto piena di castagne. Alle pareti non c’erano foto ma solo qualche foglio che illustrava i benefici delle salse a base di aglio.
Difficile dire cosa ci abbia colpito ma ci è bastato uno sguardo per capire che questa poteva diventare davvero la nostra bottega. In uno strettissimo lasso di tempo ci sono passate per la testa mille idee su come personalizzarlo e come renderlo più accogliente. Ci immaginavamo i nostri amici seduti nei tavoli all’aperto in un pomeriggio d’estate a ridere, bere e scherzare, per noi erano già lì. Quante fantasie sulle “acciughe sottopesto alla Mariotti”, i panini con la “salsa Roberta”, “son due etti e dieci, lascio?”. E poi ci facciamo le magliette, i grembiuli e le borsine per fare la spesa con il logo. Mettiamo la birra alla spina, anzi, compriamo lo spillatore così scegliamo noi che birra bere!
Ancora non me ne rendo conto ma siamo riusciti a mettere in pratica e realizzare il “progetto alimentari” che da diverso tempo viaggiava nelle nostre fantasie.
La serranda è alzata, we are open
#1giugno2016!
P.S. : per le “acciughe sotto pesto alla Mariotti” bisogna aspettare